lunedì 31 dicembre 2007




Le mie parole sono sassi,
precisi e aguzzi pronti da scagliare su facce vulnerabili e indifese;
Sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi
che accendono negli occhi infinite attese;
Sono gocce preziose, indimenticate,
a lungo spasimate, poi centellinate;
Sono frecce infuocate che il vento e la fortuna sanno indirizzare;
Sono lampi dentro a un pozzo cupo e abbandonato,
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato;
sono foglie cadute, promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate;
Sono note stonate,
su un foglio capitate per sbaglio, tracciate e poi dimenticate,
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire, lo ammetto.
Strette tra i denti, passate e ricorrenti,
inaspettate, sentite o sognate.
Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
razzi incandescenti prima di scoppiare;
Sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
piccoli divieti a cui disobbedire;
Sono andate a dormire
sorprese da un dolore profondo che non mi riesce di spiegare,
fanno come gli pare, si perdono al buio per poi ritornare;
Sono notti inteminate, scoppi di risate,
facce sovraesposte per il troppo sole;
Sono questo le parole, dolci o rancorose,
piene di rispetto oppure indecorose;
Sono mio padre e mia madre,
un bacio a testa prima del sonno, un altro prima di partire;
Le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire
Strette tra i denti, risparmiano i presenti,
immaginate, sentite o sognate,
spade fendenti,
al buio sospirate,
perdonate, da un palmo soffiate.


(Le mie parole _ Samuele Bersani)

domenica 30 dicembre 2007

sabato 29 dicembre 2007



Pensieri notturni ad alta voce.
Ho imparato:
che quando non scappi da nulla e non dipendi da nessuno, puoi sentirti a casa anche a migliaia di chilometri da dove vivi abitualmente. E sentirti bene, perchè, in fondo, casa è dove siamo noi.
Che il tempo è banale e soggettivo e se diciamo “non ho tempo per” semplicemente è perchè non abbiamo voglia di fare quella cosa: non la giudichiamo importante. Che di tempo ne abbiamo a sufficienza, anzi in stra abbondanza.
Che la gente va ascoltata ma, per conoscerla davvero, va guardata nella quotidianità: come scrive, come si muove, come gioca a carte, come parla d’amore. L’essenza di una persona si muove in mille gesti spontanei.
Che le parole hanno un senso e provocano esiti importanti: allora è sempre meglio parlare con convinzione e consapevolezza.

Rosso su verde
Viola su giallo
Blu su arancio
Colori in contrasto
Attenti al disastro
Trovate un incastro
Parole che non parlano
Grida che non urlano
Canti che non fanno melodia
Note che non compongono musica
Pianti senza lacrime
Pietre morbide e
Nuvole pesanti.

lunedì 24 dicembre 2007

Cena di Natale...



Eh già. La cena di Natale l'abbiamo anticipata addirittura al 18 dicembre a casa a Roma.
Il punto è che dal giorno dopo ce ne siamo andate tutte e cinque un giorno dopo l'altro, in direzione delle nostre terre natali per le vacanze di Natale... Eheh!
Però, come ogni "famiglia" che si rispetti, non poteva mancare una bella cena ed un brindisi per festeggiare il Natale! E poi il tanto gradito aperichic della casa romana, scusa palese per fare una lunga pausa dallo studio e quattro chiacchiere e risate in compagnia, in una mescolanza di dialetti che quest'anno partono dal veneto, per passare al molisano, al campano e in fine al lucano...
I cappellini costruiti apposta per l'occasione hanno contribuito a creare il clima desiderato, ma cosa fondamentale è che a casa siamo tutte buone per festeggiare in ogni occasione che si presenta... Eheh!
Auguri di buone feste!!!
Buon tempo!

lunedì 10 dicembre 2007

Eccomi qua. Davanti allo schermo di un computer. Un computer di un internet point che sta diventando il mio rifugio nei momenti di seria astinenza da internet. Ebbene si, non ho internet a casa da più di un mese ormai.. E la rete ha intrappolato anche me, che mi sono fatta ingabbiare ben bene, attratta dalle molteplici possibilità della tecnologia e della modernità. Eh eh! Eh già.
Dunque, dato che tra mezz'ora ho lezione e non voglio far tardi, ma soprattutto dato che fuori comincia a piovere e non voglio fare una seconda doccia stamattina, scrivo un sintetico, ma a mio parere estremamente efficace, grazie, a tutti i miei amicici nonchè visitatori del mio spazio.
Ora vado, scappo, scompaio nella pioggia romana in direzione della facoltà, per seguire una lezione di colloquio in età evolutiva..
Ciauz! Buon tempo!