martedì 22 aprile 2008

In viaggio verso il Sud...


Per tutti quelli che tornano al Meridione, d'estate, tutti piccoli Harry Potter figli di emigrazioni, strappi che non hanno tuttavia lacerato un legame con la terra, con il paese d'origine, con le case di famiglia abitate dagli spiriti, dalle bisnonne millenarie, dalle fotografie di altri misteriosi vecchi in bretelle seduti sul filo della strada, la Salerno-Reggio Calabria è il binario fantasma che conduce a Hogwarts. Il valico da attraversare. La linea Maginot che separa il mondo urbano e accessoriato da un altro universo, dove per strada si beve dalle fontane, si sacramenta in dialetto e la sera si sentono le voci dei bambini che giocano a guardie e ladri per le strade del paese. Formula magica e nome di confine, disegno a rovescio di una costellazione, come le pleiadi o il carro, incastonata in un cielo dove la stella polare di Reggio indica sempre il Sud. Una strada in esametri. Estenuante. Rimata come un ritornello. E misura chi ha i nervi più saldi. Chi guida taciturno e chi ascolta la radio. Chi parte di giorno, chi di notte. O la domenica. Ora si appiccano incendi al margine delle corsie sopravvissute - solitamente una sola, per lunghi tratti, da consumare in coda - e si offrono percorsi alternativi, deviazioni, diagonali aspre. E panorami inediti. Fuochi sulle selve lucane e calabresi. E tuttavia è una delle poche strade che ci restituisce un altro tempo, che impone al viaggiatore la cognizione esatta della distanza e ad ogni autovettura il rispetto forzato dei limiti di velocità. E' l'ultimo sentiero dei nidi di ragno che ci rimane. L'ultima mulattiera di un'altra Italia di partenze e ritorni dove, di notte, può capitare ancora di vedere le stelle o l'accendersi intermittente di una lucciola.

sabato 19 aprile 2008

martedì 15 aprile 2008

Gli astensionisti potranno pentirsi in 5 comodi anni...



La mia repulsione per frasi del tipo "tanto sono tutti uguali" scaturiva proprio dal temere che accadesse quanto è accaduto. La maggioranza degli italiani che hanno votato ha votato Berlusconi. Ecco perchè insistevo sul non-senso dell'astensionismo. E ora che si fa? Gli astensionisti potranno pentirsi in 5 comodi anni... e incrociamo anche le dita dei piedi affinchè ci vada bene...
Come mai agli italiani piace Berlusconi? Forse perchè riesce a trasformare i loro peggiori difetti nei suoi migliori successi...
Del resto, Berlusconi non ha vinto perchè ha tre televisioni. Ha vinto perchè ogni famiglia italiana ha tre televisioni...

Buon tempo! ...ne abbiamo tutti bisogno...