mercoledì 19 maggio 2010

Aria in terra

Camminavano con respiro convesso, ritmico solo quando si apriva per pensare al successivo. Un respiro tremante, perennemente in attesa di uno spazio cavo a cui poter attingere.
Camminarono per ore, fino alla dimenticanza, al punto in cui non sapevano più cosa stessero cercando e potevano finalmente ridere senza l'interruzione dei perchè.
Al prato arrivarono dal centro della terra, riemersero quasi per errore, l'intuizione che dagli Inferi spinge a cercare l'alternativa.
Ed ora che erano usciti, vedevano lo spazio aperto, il verde chiaro che attendeva la sfumatura dei fiori. Un unico spazio deserto, però vivo, lucente. Abbagliati, restarono immobili, fino a non percepire la dimensione spazio-temporale. Immobili impauriti, pensarono di nascondersi per proteggersi, ma non riuscirono a farlo, poichè solo ad un luogo pieno è possibile il nascondiglio.
Sentivano l'aria intorno ai loro corpi, sulle braccia, tra le dita, sul volto, tra i capelli. Il loro respiro, ora, era diventato liquido, aria addolcita e mescolata agli umori. Un respiro aperto, accogliente. Riuscivano a sentire l'erba soffice sotto le piante dei piedi e a vedere i fiori, le piccole increspature del terreno. "La bellezza è a colori", lei disse a lui.
Dove c'è aria c'è la possibilità della gioia.

martedì 18 maggio 2010



Mentre dormi ti proteggo
e ti sfioro con le dita,
ti respiro
e ti trattengo per averti per sempre
oltre il tempo di questo momento.
Arrivo in fondo ai tuoi occhi
quando mi abbracci
e sorridi.
Se mi stringi forte
fino a ricambiarmi l’anima,
questa notte senza luna,
adesso,
vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare.
Adesso,
vola.
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni arrivare
leggeri.
Tu che sei nei miei giorni
certezza,
emozione,
nell’incanto di tutti i silenzi che gridano
vita
sei il canto che libera gioia,
sei il rifugio,
la passione.
Con speranza e devozione
io ti vado a celebrare come un prete sull’altare,
io ti voglio celebrare come un prete sull’altare.
Questa notte,
ancora,
vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare.
Adesso,
vola.
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni arrivare
leggeri.
Sta arrivando il mattino,
stammi ancora vicino,
sta piovendo e non ti vuoi svegliare,
resta ancora,
resta, per favore,
e guarda come vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare.
Adesso,
vola.
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni arrivare
leggeri.
Vola,
adesso,
vola oltre tutte le stelle.
Alla fine del mondo,
vedrai,
i nostri sogni diventano veri!

(Max Gazzè, Mentre dormi)

domenica 9 maggio 2010

Lunga è la notte

Lunga è la notte
e senza tempo.
Il cielo gonfio di pioggia
non consente agli occhi
di vedere le stelle.
Non sarà il gelido vento
a riportare la luce,
né il canto del gallo
né il pianto di un bimbo.
Troppo lunga è la notte,
senza tempo,
infinita.

Peppino Impastato

venerdì 7 maggio 2010