sabato 29 dicembre 2007



Pensieri notturni ad alta voce.
Ho imparato:
che quando non scappi da nulla e non dipendi da nessuno, puoi sentirti a casa anche a migliaia di chilometri da dove vivi abitualmente. E sentirti bene, perchè, in fondo, casa è dove siamo noi.
Che il tempo è banale e soggettivo e se diciamo “non ho tempo per” semplicemente è perchè non abbiamo voglia di fare quella cosa: non la giudichiamo importante. Che di tempo ne abbiamo a sufficienza, anzi in stra abbondanza.
Che la gente va ascoltata ma, per conoscerla davvero, va guardata nella quotidianità: come scrive, come si muove, come gioca a carte, come parla d’amore. L’essenza di una persona si muove in mille gesti spontanei.
Che le parole hanno un senso e provocano esiti importanti: allora è sempre meglio parlare con convinzione e consapevolezza.

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