martedì 27 maggio 2008

Non si può capire
come è bello
ogni volta
entrare
in quella casa
e vedere
quei bambini
che ti corrono incontro
e ti chiamano per nome.
Non è da molto tempo
che sono
la loro babysitter,
sarà la quarta volta,
eppure
ogni volta
esco
sempre più
soddisfatta,
sempre più
sicura
della scelta
che ho fatto
di lavorare
come babysitter
nelle ore libere
dallo studio.
Sono bimbi
molto svegli.
Mi stupisco
sempre di più
della splendida
accoglienza
che mi mostrano
ogni volta,
dello splendido modo
in cui affrontano la vita.
Mi sa
che abbiamo molto
da imparare
da loro.
La loro
splendida
innocenza,
l’entusiasmo,
la collaborazione,
noi
non siamo più abituati a farlo,
condividere,
non sappiamo farlo
o abbiamo persino
dimenticato
il significato.
Quei bambini
giocano
insieme
con nulla,
una palla,
una corda,
sanno giocare
insieme.

Fratellino e sorellina.
E mi chiedono
sempre
di giocare
con loro.
A loro piace
“stare tutti insieme a giocare”.
Quando è bel tempo
Passiamo
i nostri pomeriggi
all’aria aperta.
Non stanno
davanti la televisione,
non giocano con i video giochi.
Hanno
uno splendido
senso della famiglia
un senso
che la maggior parte
della gente
ha perso
del tutto o quasi.
Hanno
molti aspetti
che noi “grandi”
dovremmo invidiare.
Quando torno a casa
dopo essere stata là
non vedo l’ora
di ritornarci,
non vedo l’ora
di badare di nuovo a loro,
tutti e tre
sul tappeto arancione
ad inventare
nuove storie,
disegnare,
costruire
e giocare.
E’ un’esperienza
che riempie,
appaga,
apre gli occhi
e per una volta
silenzia
i nostri giudizi
da “grandi”.


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